gatto: sintomi della rabbia felina

Gatto: quali sono i sintomi della rabbia felina

La rabbia felina è una delle malattie più temute dai proprietari degli animali domestici. Diffusa a livello mondiale si stima che le persone che hanno ricevuto cure a causa della rabbia sono all’incirca 10 milioni.

Tuttavia in molte zone europee sono stati introdotti dei vaccini contro questa malattia tanto sui selvatici quanto sugli animali domestici. Per quanto concerne la rabbia felina, essa è una malattia che colpisce il sistema nervoso del gatto, rendendolo aggressivo in alcuni casi, e mansueto in altri.

Se la malattia non viene diagnosticata in tempo, il felino è destinato a morire. Per tale ragione è molto importante vaccinare il proprio animale. La vaccinazione preventiva assume un ruolo di fondamentale importanza, perchè porta l’organismo a produrre degli anticorpi tali da proteggere per tempo, i danni causati dal virus.

Come si trasmette la rabbia felina?

Essa viene trasmessa attraverso il morso degli animali infetti. Quindi possiamo affermare che sono più  a rischio gli animali che vivono fuori dalle abitazioni che gli animali domestici. In ogni caso è molto importante prestare la massima attenzione ai comportamenti del proprio felino.

L’incubazione varia fra le 2 e le 8 settimane e si prolifera soprattutto con la saliva. Per quanto riguardano invece i sintomi, inizialmente si hanno variazioni caratteriali. Infatti il gatto malato di rabbia può divenire docile se un tempo era aggressivo.

Se il felino ha contratto la rabbia, generalmente ha la tendenza a nascondersi in luoghi appartati, scuri. In seguito si rendono evidenti fenomeni allucinativi. In questa prima fase è possibile osservare movimenti rotatori dei globi oculari. Inoltre sulla pelle nel punto dove è stato morso può comparire prurito intenso. Tuttavia questo sintomo non è sempre presente nel gatto.

In aggiunta, a causa della mancanza di sazietà e del gusto, il felino presenta un bisogno eccessivo di mangiare qualsiasi cosa ( vetro, chiodi, carta ecc..). Vi è poi sete intensa, ma purtroppo a causa della paralisi della laringe, il povero gatto è incapace di deglutire.

Anche la voce subisce variazioni e il miagolare diventa rauco. Fra i vari sintomi che si riscontrano non è da sottovalutare la produzione eccessiva di saliva e la perdita della stessa.

In questa fase il gatto presenta un aspetto arruffato, graffia e morsica qualunque cosa gli si presenta davanti. Segue successivamente debolezza delle zampe e della coda, persistente difficoltà alla deglutizione, ptosi delle palpebre e talvolta della lingua.

Gli occhi presentano stabismo, dilatazione delle pupille, e il respiro si fa via, via più difficoltoso. Infine emerge la paresi dei muscoli respiratori e il decorso della malattia è difficilmente superiore ai 15 giorni. Generalmente la morte avviene cinque giorni dopo l’insorgenza dei sintomi nervosi.

Però per ovviare a tutto ciò si può tranquillamente vaccinare il proprio gatto contro questa malattia. A maggior ragione se è abituato a stare in contatto con altri animali che potrebbero contagiarlo.

Il gatto malato di rabbia non viene soprresso, ma isolato in un box sicuro per almeno per 10 giorni. E’ davvero molto importante non sottovalutare questo tipo di malattia.

Spero di essere stata di aiuto anche questa volta..

A presto!

 

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