Gli animali come ci vedono?

Quante volte ci siamo fermati ad osservare i nostri animali domestici, ma forse non tanto spesso ci siamo soffermati sul fatto che la vista degli animali è molto diversa dalla nostra e le percezioni dei colori e delle forme e dei contorni sono estremamente variegate a seconda della specie.

L’essere umano è in grado di percepire il mondo in maniera più nitida rispetto alla maggior parte degli altri animali e un’indagine scientifica ha messo a confronto le capacità visive dei mammiferi, degli insetti e degli uccelli.

L’occhio umano e l’acutezza visiva dei nostri quattrozampe

Sicuramente il nostro occhio non eccelle per la visione notturna né nella percezione dei colori tuttavia l’acutezza visiva è decisamente superiore rispetto alle altre specie per quanto riguarda la capacità di distinguere dettagli. Un’immagine con righe e macchie, i particolari e i connotati del viso a distanza e da vicino mettono alla prova l’acutezza (o acuità) dell’occhio. L’acutezza è stata misurata in termini di cicli per grado che possiamo immaginare come il numero di bande e righe riconosciuti nello stesso campo visivo. Tale indicatore ci comunica quanto ogni singola specie sia stata in grado di percepirli prima che la scena diventasse grigia.

La maggior parte degli animali presenti in natura vede il mondo ad una risoluzione inferiore rispetto a quella del genere umano la cui capacità visiva in termini di acutezza risulta paragonabile a quella delle scimmie ed è inferiore poche altre specie: essa corrisponde ad un valore di circa 60 cicli per grado. I rapaci come aquile, corvi e avvoltoi ci superano potendo raggiungere 145 cicli per grado ma la maggior parte dei volatili può riconoscere solo la metà dei dettagli che riusciamo a vedere noi.

L’occhio dell’uomo riconosce da 4 a 7 volte più particolari rispetto a quello del cane e del gatto e fino a 100 volte di più rispetto ai topi: i pesci rossi stessi vedono il mondo ad una risoluzione che è circa la metà della nostra!

Capacità visive a confronto: dagli animali domestici agli insetti

I ricercatori hanno inserito tutti i dati disponibili all’interno di un elaboratore per produrre le simulazioni di una medesima scena vista da animali diversi a seconda delle capacità rispettive. Va ovviamente specificato che alcuni animali come la zanzara pur avendo una ridotta acuità visiva non hanno certo bisogno della vista per individuarci.

Le macchie presenti sulle ali di una farfalla sono visibili da noi ma non da un’altra farfalla: quindi è plausibile che l’utilità delle stesse sia relativa non allo scopo di attrarre potenziali partner bensì di confondere e intimorire possibili predatori.
Le ragnatele con i loro motivi a zigzag sono praticamente invisibili agli insetti come le mosche ma gli uccelli possono rilevarle a quasi 2 metri di distanza, giusto in tempo per cambiare direzione.

Cosa vedono i cani davanti alla TV?

Ti sei ad esempio chiesto cosa vede il tuo cane quando si ferma davanti al televisore? Quello che dobbiamo sapere è che i cani prima dell’immagine sono attirati dal suono, soprattutto se la tv sta trasmettendo versi di altri animali, complimenti o comandi, rumori particolari che ricordano qualche giocattolo in gomma. La loro visione e dicromatica e non tricromatica come la nostra: i colori percepiti sono quelli degli spettri del blu del giallo e sono più sensibili al movimento che ai contorni. Quindi le immagini ad alta definizione più moderne risultano per loro potenzialmente più fruibili.

Messi davanti ai teleschermi durante alcune indagini scientifiche, i cani avevano mostrato di non prediligere un tipo di trasmissione piuttosto che un’altra, fermandosi davanti a uno schermo soltanto indipendentemente da quel che era mostrato. In generale, quello che guarda il padrone è per il cane come una guida da seguire e anche davanti al televisore i fedeli quattrozampe assecondano i nostri gusti, focalizzando lo sguardo laddove i nostri occhi sono rivolti.

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