La gravidanza del gatto: come gestirla

Se la tua gatta è in stato di gravidanza, quest’approfondimento è dedicato proprio a te (e a lei!), soprattutto se non sai esattamente come comportarti per sostenerla al meglio e far nascere una cucciolata di gattini sani.

La prima cosa da sapere è che la gravidanza felina dura circa 65 giorni: le nascite si concentrano tra il giorno 63 e il giorno 69 anche se alcune razze come quelle siamesi potrebbero necessitare di un paio di giorni in più rispetto la media. Diciamo che indicativamente i piccoli che nascono prima dei 60 giorni sono estremamente delicati e la loro sopravvivenza risulta piuttosto difficile da garantire.

Dieta speciale e riparo

Per quanto riguarda l’alimentazione, così come accade nel regno umano, le gatte gravide hanno bisogno di una dieta extra perché mangiano sia per loro che per la cucciolata. Necessitando di più calorie del solito man mano che la gravidanza procede, è opportuno optare per formule di cibo umido come quello etichettato e destinato ai gattini che contiene nutrienti e calorie superiori rispetto alle classiche formule per gatti adulti.

Oltre al cambio di formula aspettatevi anche di dover nutrire più spesso la vostra gatta, che necessità di un quantitativo di cibo superiore, soprattutto verso la fine della gestazione.

Durante la terza o la quarta settimana, per via di alcuni cambi ormonali che si concentrano in questo periodo e a causa della distensione uterina, la gatta potrebbe manifestare alcune forme di nausea, soprattutto al mattino. Potreste notare una certa apatia e un rifiuto del cibo: finché il senso di nausea non termina la gatta preferisce non nutrirsi. Di solito questa fase dura solo alcuni giorni ma se si prolunga per oltre quarantott’ore è bene consultarsi con il proprio veterinario per una visita.

Poco prima del parto

Prima che la gatta si avvicini al parto è opportuno iniziare a preparare una scatola o un riparo con cui inizierà a familiarizzare, che utilizzerà per la nascita in cui si prenderà cura anche dei piccoli. Questo rifugio va dotato di asciugamani o coperte morbidi, posizionati in maniera che siano facili sia da pulire che da sostituire. Il luogo deve essere particolarmente familiare e silenzioso. Se la gatta dovesse scegliere un altro posto, potete dopo la nascita trasfere i gattini nel giaciglio che avete preparato. Potete toccarli perché normalmente le madri non abbandoneranno i cuccioli anche se li toccate e li spostate, tuttavia se preferite prendere delle precauzioni ulteriori potete maneggiarli con dei guanti non siliconici.

Avvisa il veterinario in caso di situazioni fuori norma

Normalmente la gatta non ha bisogno di alcun aiuto particolare durante il parto ma ci sono alcuni segnali che potrebbero richiedere l’intervento del veterinario, ad esempio:

  • la gatta manifesta le contrazioni ma non ha ancora partorito un gattino nel giro di 15 – 20 minuti
  • s’intravede un cucciolo in uscita tuttavia trascorrono più di due minuti e ancora il piccolo non esce
  • trascorrono più di due ore tra le varie nascite
  • dopo il parto la madre non mangia e si comporta in maniera strana, manifestando convulsioni, tremori, nausea e problemi intestinali
  • dopo il parto la madre ha delle perdite maleodoranti

Consultarsi con il proprio veterinario è fondamentale in questo momento così delicato, perché potrà rassicurarci sull’andamento della gestazione, procedendo ad una palpazione dell’addome senza rischiare di fare del male alla gatta o ai cuccioli in arrivo.

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