la tigna nel coniglio

Come sapere se il coniglio ha la tigna

In natura esistono alcune malatie infettive che possono colpire animali di varie specie. Tra queste troviamo la tigna, ossia un’infezione cutanea causata da un tipo di funghi definiti dermatofiti.

Ma questa malattia non colpisce soltanto i conigli, ma anche cani e gatti e può facilmente essere trasmessa anche all’essere umano. Tuttavia per poterla riconoscere in tempo ed evitare che si propaghi ecco alcuni consigli molto utili a mio avviso.

Ecco quali sono i sintomi della tigna

Nella maggior parte dei casi, non è molto facile individuare i sintomi che colpiscono l’animale, anche se un eccesso di prurito potrebbe già essere un segno. Il sintomo tipico della tigna è l’alopecia focale, ossia zone senza peli che normalmente si riscontrano sulla testa, sugli arti e sui fianchi.

I sintomi che si manifestano in un primo momento sono una perdita di peli in una determinata zona e successivamente compaiono le prime lesioni a forma circolare che gradualmente si diffondono in tutto il corpo.

Un altra causa possibile di affezione è la perdita eccessiva di pelo accompagnata a sua volta da una costante perdita di peso. Quando si riscontra tale problema, è di vitale importanza avvertire immediatamente il proprio veterinario di fiducia il quale prescriverà la giusta terapia per il coniglio.

Soprattutto se si allevano molti conigli, questa malattia è molto contagiosa tra i suoi simili, quindi è necessario fare molta attenzione ed essere prudenti. Soprattutto negli stati più avanzati la tigna può anche causare febbre per cui a tale riguardo è molto importante misurare la temperatura corporea, provando ad inserire un termometro nell’ano e controllare se supera i 40°C.

Un altro sintomo che caratterizza la tigna, è l’inappetenza del coniglio. Infatti chi è colpito da questa malattia, non vuole ne mangiare e ne bere, ma vuole soltanto rimanere accucciato nel suo nido.

Come si diagnostica la tigna

Ci sono vari metodi per diagnosticare la tigna, il più efficace è sicuramente la lampada di Wood, conosciuta anche come luce nera. Questa lampada se puntata sulla pelle in questo caso, emette una particolare fluorescenza. Si tratta di un test rapido e non invasivo.

Inoltre un altro metodo utile per diagnosticare la malattia è quello di introdurre un campione di peli malati in una determinata zona circoscritta e vedere se crescono.

Ma sicuramente il metodo più efficace è l’analisi microscopica: si prendono in considerazione squame, peli e li mettono su delle apposite piastre. Se si intravedono delle spore fungine allora in questo caso verranno esaminate al microscopio.

Una volta riscontrata la diagnosi, la tigna può essere trattata con l’applicazione locale di alcune creme a base di miconazole o ketoconazole da parte del proprio veterinario di fiducia.

Non utilizzare mai delle lozioni per umani venduti peraltro senza ricetta medica. Trattandosi di farmaci non formulati per gli animali, se si puliscono da soli e quindi ingurgiatano una parte della pomata potrebbe il piccolo animale avere delle serie ripercussioni sulla sua salute.

Per le infezioni da fungo, esistono tuttavia altri preparati, però è consigliabile rivolgersi direttamente al proprio veterinario di fiducia, il quale indicherà la cura più adatta per il coniglio.

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